lunedì 6 luglio 2015

Il bello di Biella

Vorrei parlarvi di una piccola città piemontese, che mi ha ospitato dal lontano 1983, mio anno di nascita, fino al 2008 quando in parte la salutai per andare a lavorare in un primario gruppo assicurativo italiano avente sede nel capoluogo piemontese.



Il territorio biellese - Panoramica


Biella, una delle più recenti province piemontesi, è situata ai piedi delle Alpi Pennine e conta circa 45.000 abitanti. Le sue origini risalgono al Medioevo ma il suo sviluppo maggiore è avvenuto nel XIX secolo grazie all'industrializzazione che trasformò questa città in uno dei più importanti e rinomati poli mondiali del settore tessile fino alla fine del XX secolo. Di seguito alcuni esempi di aziende - tra le più famose - nate nel territorio biellese e in quelli confinanti:




Seguì un lento declino causato principalmente dalla concorrenza con il Sud Est Asiatico (es: Cina) e dalla chiusura geografica della città, a sua volta legata alla chiusura mentale dei cittadini/imprenditori del tempo. Sono questi i fattori prevalenti che, da almeno 15 anni, hanno portato il territorio biellese a perdere inesorabilmente ricchezza, prestigio e lavoro.


Ex complesso industriale Lanifici Rivetti (Biella)



Nonostante lo scenario socio-economico attuale sia piuttosto triste, Biella vanta un patrimonio storico, naturalistico e paesaggistico assolutamente invidiabile, ecco a voi alcuni esempi:





L'amore per la natura, una notevole conoscenza della flora esotica e una grande passione per il giardinaggio spinsero Giovanni Piacenza, industriale laniero di Pollone, ad acquistare il colle Burcina verso la metà del 1800 e a trasformarlo in un parco seguendo gli indirizzi del giardino paesistico nato in Inghilterra nel 1700.



Parco Burcina - Laghetto


Il figlio Felice continuò per più di 50 anni l'opera paterna con esperienza ed entusiasmo: realizzò la famosa conca dei rododendri, continuò il tracciamento di strade e sentieri, piantò tantissime specie esotiche, seguendo un progetto estremamente informale per soddisfare soprattutto esigenze paesaggistiche ed estetiche. Dal 1935 il Parco è di proprietà del Comune di Biella.





Oggi il Parco Burcina si caratterizza per l’estrema varietà delle specie presenti; senza dubbio il ruolo di protagonista spetta ai rododendri, esemplari arborei che a fine maggio offrono una stupenda fioritura dal bianco al rosa, rosso e lilla.




Al Parco Burcina potete fare rilassanti passeggiate, tranquille escursioni in mountain bike e prendere il sole nei climi caldi; è inoltre particolarmente indicato per coppie in uscita romantica...
Consiglio a tutti di visitarlo non solo in primavera ed estate ma anche in autunno, quando si possono ammirare innumerevoli tonalità di marrone che rendono il paesaggio simile ad un dipinto.




A pochi minuti di auto da Biella si può visitare il suggestivo Ricetto di Candelo, una struttura medievale fortificata sorta per iniziativa e volontà precisa della popolazione candelese allo scopo di conservare e difendere i beni più preziosi della comunità: i prodotti della terra, soprattutto vino e granaglie.




È sempre stato utilizzato come deposito per i prodotti agricoli in tempo di pace e come rifugio temporaneo per la popolazione in tempo di guerra o pericolo. 


Ricetto di Candelo - Scorcio di una rua (rua=strada del Ricetto)


Tranne eccezioni, gli edifici (circa 200 cellule, quasi tutte di proprietà privata), non sono mai stati abitati in pianta stabile. Uno di questi è di proprietà di un mio amico il quale lo sfrutta spesso per organizzare cene e feste; in queste occasioni le suggestive rue (rue=strade interne al Ricetto), illuminate al tramonto dai raggi del sole o nella notte dai riflessi della luna, creano un’atmosfera quasi fiabesca.

Consiglio di visitare il Ricetto anche in occasione di eventi e sagre organizzati al suo interno, come ad esempio Candelo in Fiore (maggio) e il Vinincontro (settembre).  


Ricetto di Candelo - Veduta notturna



Biella Piazzo è il quartiere storico di Biella ed è sito in posizione più elevata rispetto alla Biella moderna, nota anche come Biella Piano. Piazzo è caratterizzato dallo stile medievale dei suoi viottoli e dei suoi palazzi, dalle antiche botteghe e dai bar con dehors.

L’elemento che più di tutti caratterizza Piazzo è la funicolare, che lo collega con il resto della città. Altro modo per raggiungere il quartiere è un reticolo di strade chiamate “coste” che partono da Biella Piano.




Assolutamente da vedere è Piazza della Cisterna, che si è prestata più volte come sfondo di spot pubblicitari a diffusione nazionale. Sulla piazza si affacciano Palazzo della Cisterna, altri edifici nobiliari e un suggestivo portico con capitelli realizzati in pietra e decorazioni in cotto che la delimita per tre lati su quattro. 



Un tempo il Borgo del Piazzo era protetto da mura, sulle quali si aprivano monumentali porte: consiglio di passare dalla Porta d’Andorno, la meglio conservata.





Se penso a Biella Piazzo mi tornano in mente ricordi adolescenziali quando, soprattutto in estate, ci si ritrovava a chiacchierare con gli amici in un piccolo parco (che offre un gradevole panorama della città) o nei vari bar del centro abitato mentre si sorseggiava un fresco drink e ci si godeva la quiete del piccolo quartiere. Di recente sono stati aperti anche un ostello e un bed & breakfast per favorire l’afflusso di turisti in questo borgo particolarmente suggestivo.



4/5 - Oasi Zegna

L’Oasi Zegna è un parco naturale ad accesso libero che si estende per circa 100 chilometri quadrati nelle Alpi Biellesi. Nasce nel 1993 come naturale sviluppo del “pensiero verde” del famoso imprenditore tessile Ermenegildo Zegna che, innamorato della bellezza della natura e profondamente legato alla sua terra, diede vita negli anni ’30 ad un’imponente opera di valorizzazione ambientale attorno a Trivero (provincia di Biella), tutt’oggi sede dell’omonimo Lanificio.




Oggi l’Oasi Zegna è un laboratorio all'aria aperta per le nuove generazioni, luogo ideale per famiglie, bambini e sportivi accomunati dalla passione di praticare tutto l’anno attività a stretto contatto con la natura.


Oasi Zegna - Gara di trail

La creazione di una località in grado di coniugare attività all'aria aperta e la passione per la montagna era parte integrante del progetto di Ermenegildo Zegna: tra gli sport più praticati vi sono il trail, ciclismo e mountain bike, sci di fondo e alpino (in inverno), orienteering, nordic walking, parapendio, ecc . Io ci vado spesso per fare mountain bike ed escursioni a piedi sfruttando gli svariati itinerari che questo territorio offre.




Parte integrante dell'Oasi Zegna è la stazione sciistica di Bielmonte: proprio qui, all'età di circa 9 anni, misi per la prima volta gli sci ai piedi.


Oasi Zegna - Stazione sciistica di Bielmonte




Il Santuario di Oropa è il più importante Santuario mariano delle Alpi.  Si colloca in uno scenario unico e incontaminato a 1.200 metri di altitudine, a soli 20 minuti in auto dal centro di Biella.



Secondo la tradizione l’origine del Santuario è da collocarsi nel IV secolo e il suo sviluppo subì diverse trasformazioni nel tempo, fino a raggiungere le monumentali dimensioni odierne, tramutandosi da luogo di passaggio a luogo di destinazione per i pellegrini.




I due edifici principali sono la Basilica Antica e la Basilica Superiore (o Nuova): la prima è stata realizzata nel Seicento e custodisce al suo interno la famosa statua della Madonna Nera che ha accolto i pellegrini nei secoli.





Nella posizione più a monte del complesso religioso si trova la Basilica Superiore (o Nuova), edificio dalle proporzioni monumentali costruito per accogliere il numero sempre maggiore di pellegrini che si recavano al Santuario: posata la prima pietra nel 1885, i lavori proseguirono con molta difficoltà attraverso le due guerre mondiali e terminarono nel 1960.



Personalmente trovo Oropa una località piuttosto malinconica in cui il tempo sembra essersi fermato, anche a causa del meteo che spesso è nuvoloso e piovoso (la posizione geografica e l’altitudine non la aiutano) ma considerato che si tratta di un luogo di culto, forse questa è l’atmosfera più adatta che si possa trovare...







Per concludere e allo stesso cambiare completamente argomento, ecco a voi 2 imperdibili eventi mondani biellesi che non vi spiegherò se non con 2 brevi, ma intensi, video:








    


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Nella speranza di essermi improvvisato adeguatamente in una sorta di guida turistica amatoriale, mi auguro che prima o poi abbiate tutti l'occasione, geografia permettendo, di visitare la mia cara Biella.


Ne approfitto per ringraziare il Docente e salutare lui insieme a tutti i miei colleghi e colleghe di Storytelling.



Emanuele Falla

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