martedì 28 aprile 2015

Inception (visto da me)




Uno dei film, per me, più esaltanti ed avvincenti di questo secolo è sicuramente INCEPTION, è riuscito a legarmi alla poltrona dall’inizio fino ai titoli di coda. Ma quale mente così visionaria può aver creato una trama ed un sceneggiatura, non solo coinvolgente, ma esaltante, inaspettata, non sai mai cosa accadrà nella scena successiva, non è facile pensare immediatamente al seguito,………… se non quella di Christopher Nolan ; non dimentichiamo che lui è anche il padre di film come Memento, Insomnia, The Prestige, ecc.. E dire che io sono in assoluto una fan di Matrix dal primo all’ultimo, ma INCEPTION ………. 


                                 


Il pensiero di voler insinuare nel subconscio di qualcuno, in un posto remoto, non facile da intercettare, un’idea; il voler innestare l’idea di Mr. Saito nella mente di un ignaro sognatore, anche se proprio ignaro non è Mr. Fischer Jr. considerato che ha un esercito a protezione del suo subconscio, come dicevo tutto ciò è inquietante, perché poi, non sembra neanche troppo fantascienza ………….. tutti sogniamo prima o poi! 
Dal film si evince inevitabilmente che il sogno è una percezione diversa della realtà, ecco perché "innestare" la nuova idea nel sogno, perché al risveglio (considerato che la notte porta consiglio!!! ) Mr. Fischer Jr. sarà convito di aver trovato la strada da seguire. Proprio per questo Mr. Fischer Jr. ha un esercito a protezione dei sui sogni, in quanto consapevole del fatto che qualcuno possa manipolare i sogni.





La parte davvero interessante, però, è legata all’architettura del sogno, la riproduzione di luoghi conosciuti e visitati che si modificano all’interno del sogno stesso a piacimento di Cobb che è colui che il sogno lo ha ideato, non di Mr. Fischer Jr. che si ritrova "casualmente" a sognarlo.


            


Io a Parigi, L.A., Banf N.P., sono stata, quei posti li ho visti.......rivederli completamente stravolti architettonicamente, non me li ha fatti riconoscere, forse l'unico luogo che si è salvato è Banf N.P., la montagna è difficile da reinterpretare.


     
            
       


       


Il modificare parti di città, di intersecarle con altre di altre città, sconvolgere completamente lo scenario, in un sogno è possibile…….quante volte al risveglio di un sogno ci ritroviamo a ricordarlo e non capiamo come dalla cucina ci siamo ritrovati nella foresta pluviale.
O semplicemente costruire l’architettura di un mondo inesistente che si sgretola 
man mano che il livello del sogno non è più credibile.







L’unica cosa che non condivido è: perché se muoio nel sogno non posso più risvegliarmi e sono costretto a rimanere nel limbo? Come accade a Mr. Saito che muore mentre si trova nel terzo livello del sogno e non può più tornare alla realtà, rimanendo ad invecchiare nel limbo (2 minuti di sonno reale in un sogno di primo livello corrispondono ad un ora nel sogno, Mr. Saito è morto nel terzo livello, quanto velocemente invecchierà? E fino a quando?)





Inutile, in questo film, discutere della bravura degli attori, per altro veramente bravissimi, ma questo è uno di quei film che forse non ha bisogno di grandi interpreti, perché non serve l’attore per rendere il film affascinante. Non è DiCaprio a dare vita a Cobb, ma è Cobb a dare una nuova visione della realtà a DiCaprio e questo vale per tutti gli altri interpreti. 
Il film è affascinante di per se, ti cattura fin dalle prime scene, aiutato dalle musiche davvero coinvolgenti di Zimmer che per l'occasione, si è ispirato addirittura a Bach ed Ennio Morricone. L'idea di Zimmer era creare suoni semplici e malinconici, esaltati da ottoni e archi dell'orchestra, così che si potesse ottenere quella atmosfera un po' cupa che caratterizza tutto il film.



         


E chissà che "Non, je ne regrette rien" non sia più in onore della francese Marion Cottilard, la signora Cobb, che per effettive esigenze sceniche.  


         


È stato detto molto su questo film, il nome dei protagonisti compone la parola DREAMS, sogni, il cognome di Cobb è lo stesso del primo lungometraggio di Nolan, Following, che ha riportato un po' dei suoi altri film all'interno di questo…….. 
Ma quello che davvero mi stupisce sono coloro che si interrogano sul finale, per alcuni ovvio, per altri non comprensibile, per altri ancora, forse, scontato, ma signori...... proprio noi italiani dovremmo capirlo più di altri..... è Pirandelliano:                                             COSI’ E’ SE VI PARE



  


Katia Cardamone   



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