mercoledì 11 novembre 2015

Cinema e miniature a Lione, un museo divertente per grandi e piccini

Da anni abituato ad associare Lione, in binomio con Torino, al progetto della linea ferroviaria ad alta velocità, ero proprio curioso di scoprire quali sorprese riserva. Così ho deciso con mia moglie Caterina di trascorrervi alcuni giorni di vacanza, la scorsa estate, sul finire di agosto.


Decisamente, le nostre aspettative non sono andate deluse. Lione si è rivelata una città elegante, dinamica, giovanile (può contare su ben tre università!), nella quale si alternano armonicamente palazzi antichi e moderni.

Proprio passeggiando nella "vieux Lyon", il quartiere più antico, ci siamo imbattuti in uno strana serie di vetrine, che ha attirato la nostra attenzione.


A prima vista, sembrerebbe più un negozio di giocattoli e costumi che un vero e proprio museo; soprattutto per noi torinesi, giustamente orgogliosi del "nostro" Museo del Cinema di Torino e della sua austera collocazione nel palazzo più noto della città, la Mole Antonelliana.


Un po' scettici (ma forti del fatto che il biglietto era incluso nel forfait di ingresso ai musei cittadini), siamo entrati.

La visita è stata davvero divertente!

Come suggerisce il suo nome, il museo è articolato in due sezioni separate. La prima sezione riguarda alcuni aspetti particolari del mondo del cinema, ovvero la realizzazione dei costumi (numerosi quelli esposti, utilizzati in pellicole popolarissime) e dei trucchi cinematografici.

Ma è la seconda sezione che ci ha affascinato.

Si tratta di una serie di sale, non troppo grandi, immerse nell'oscurità, nelle quali ci si può letteralmente "affacciare"su piccoli mondi in miniatura.



Alcune ambientazioni sono davvero sbalorditive.

Quanto tempo (e quanta pazienza) ci sarà voluta per realizzare la miniatura di una biblioteca, nella quale addirittura i dorsi dei volumi riportano i titoli!




E cosa dire di riproduzioni di ambienti "comuni", come un sottoscala, una cappella diroccata, una sala di museo o un negozio di alimentari; così realistiche che sembra letteralmente di poterci entrare, come novelli Gulliver.


Beh, certamente, sotto il profilo culturale non sarà come visitare il Louvre... Ma che bella sensazione potersi divertire come bambini, senza nulla da capire, ma solo da ammirare per tanta semplice, meticolosa passione.

Se passate per Lione, vi consiglio di dare un'occhiata!

Paolo Ubertazzi

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